salute arte Umanizzazione dei luoghi di cura. Costruire luoghi e spazi di ben-essere per curati e curanti delle sale operatorie generali dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino.  

 Costruire luoghi e spazi di ben-essere per curati e curanti del blocco operatorio dell’A.O. Ordine Mauriziano, è un progetto di teatro sociale e di comunità e insieme un nuovo format. Si è utilizzata una metodologia progettuale partecipata dove i professionisti di un servizio sanitario così delicato come il blocco operatorio, collaborano a ridisegnare insieme gli spazi del loro quotidiano lavoro a contatto con la malattia, la sofferenza e la morte.

Un progetto di ri-nascita dopo un evento luttuoso che ha colpito profondamente il gruppo e la comunità. Un progetto che mette al centro il ben-essere dei curati e si fa cura insieme dei curanti. I linguaggi artistici utilizzati fanno riferimento al sapere antico del teatro sulla scena che non è mai solo semplice abbellimento ma sapiente utilizzo dello spazio, delle materie e della luce per creare significanti e significati condivisibili e condivisi. Noi abitiamo uno spazio ma quello stesso spazio abita in noi e nel bene o nel male sempre fa accadere in noi qualcosa.                                                         

Nel caso specifico si sono utilizzate forme e colori scelti ad hoc, che rimandano a simbologie narrative accompagnate dal linguaggio fotografico per raccontarsi e presentarsi ai propri pazienti accogliendoli in un ambiente che racconta l’arte di prendersi cura di sé e dell’altro da sé.

Un progetto che di fatto promuove processi di salutogenesi e lo fa partendo dalle risorse della stessa comunità destinataria del progetto riconosciuta, in quanto comunità, competente nel costruire percorsi capaci di coniugare ben-essere, salute e cultura. Azione culturale che si pone come avanguardia dell’innovazione sociale attraverso il teatro.

31 gennaio 2018 –  Evento di inaugurazione del nuovo corridoio delle sale operatorie generali dell’A. O. Ordine Maurizio: festa teatrale con la condivisione del taglio del nastro, la visita allo spazio e alle opere fotografiche, la presentazione del progetto con gli intervenuti e la comunità, il buffet ed il lancio in cielo di un pallone gigante, una lanterna luminosa, che porta in alto un nastro bianco con i pensieri, le emozioni, i desideri e i saluti che i partecipanti alla festa hanno voluto condividere.

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L’ideatore e referente del progetto Pino Fiumanò

a nome e per conto di tutto il gruppo di progetto