Torino, maggio 2012
Cantieri aperti da più di un anno per questo ambizioso progetto della casa editrice Umberto Allemandi di Torino. Si tratta di un nuovo giornale, uscito lo scorso mese, che si dedica finalmente ad esplorare le terre di confine tra medicina e arte, quello spazio di condivisione in cui i linguaggi si mescolano per diventare strumenti utili ad entrambe le discipline. Con questa premessa un gruppo di lavoro, costituito da professionisti torinesi e collaboratori nazionali e internazionali, si propone di lavorare per diffondere la consapevolezza di un necessario recupero delle radici artistiche della professione medica.
“Tutto è partito dalla constatazione di un bisogno molto diffuso tra i professionisti della cura, cioè la necessità di appropriarsi di nuove forme espressive e di nuovi strumenti per fare salute”, afferma Rossana Becarelli, direttore scientifico del giornale. “Negli ultimi anni è sempre più frequente leggere su riviste specializzate, ma anche su testate generaliste, il gusto per un incontro tra arte e salute che fino ad oggi è rimasto soltanto un accessorio della cultura, un effetto casuale della pratica medica e di quella artistica. In questo momento storico, più che in altri, l’arte entra ed è richiesta nei luoghi di cura come utile e preziosa risorsa. Molti spunti, fenomeni e idee diffusi sul nostro territorio, ma soprattutto a livello internazionale, rischiavano di andare perduti o sprecati”.