Foto di Joshua Woroniecki da Pixabay.com

Da leggere con attenzione: veri attacchi si profilano sul web.
Siamo proiettati a velocità inimmaginabile verso una nuova dimensione digitale che apre scenari molto inquietanti.
E’ già chiaro che chi approfitta in modo criminoso dei nuovi sistemi è molto più capace ed evoluto dei normali utilizzatori.
Questo è un indizio molto potente che il gigante digitale ha in realtà i piedi di argilla.
Sta dunque a noi utilizzatori prendere le necessarie precauzioni preventive per non farci travolgere dal suo crollo…
Dobbiamo diffondere una cultura che ci permetta di usare i sistemi e non di esserne usati. Altrimenti resteremo travolti dalle nuove tecnologie con danni individuali e collettivi di portata epocale.

 

Infatti, sul “Think Tank – Quotidiano Riparte l’Italia” del 12 novembre scorso leggiamo:

“Negli ultimi tempi, una serie di attacchi informatici ha colpito duramente le strutture sanitarie italiane, esponendo la fragilità dei sistemi di sicurezza nel settore.

Tra gli episodi più gravi, l’attacco all’ASL 1 Abruzzo, in cui sono stati trafugati gigabyte di dati da un noto gruppo criminale, e quello di Modena dove una cyber gang mandò in tilt ospedali, ambulatori e l’ASL di Modena.

Ancora più recente è il furto dei dati di Synlab, avvenuto il 18 aprile 2024, che ha visto l’esfiltrazione e la pubblicazione sul dark web di informazioni sensibili appartenenti a milioni di pazienti.

A settembre 2024 l’ACN stessa evidenzia l’aumento degli attacchi al sistema sanitario con un incremento diffuso dell’utilizzo di ransomware e compromissione del credential access.

Questi eventi sottolineano la vulnerabilità delle strutture sanitarie nel proteggere i dati sensibili e la necessità urgente di rafforzare le difese digitali…” continua a leggere qui:

https://www.ripartelitalia.it/il-nuovo-oro-nero-i-dati-sanitari-lintervento-di-francesco-terlizzi-docente-di-cybersecurity-alla-unimarconi-e-ceo-di-acrm-net/